
La prima risorsa ad andare online la mattina dell'11 marzo è stato il Person Finder, il database in cui è possibile inserire e ricevere notizie sui dispersi: basta cliccare su una delle due voci (I'm looking for someone o I have information about someone) per sfruttare il servizio. A ogni persona corrisponde una scheda con lo status aggiornato in tempo reale. Se il nome è evidenziato in verde vuol dire che la famiglia è riuscita a mettersi in contatto con il disperso.
Inoltre Google offre la possibilità di fare donazioni dirette sempre tramite la pagina dedicata "Crisis Response". Tra i vari canali per donare soldi al Giappone Google sceglie di sponsorizzare la Croce Rossa. Così, in cima alla pagina "Crisis Response", insieme ai numeri di telefoni per le emergenze, c'è il simbolo della "Red Cross Society" con un campo da compilare inserendo la cifra che si desdidera donare. Il sistema accetta solo Yen, da un minimo di 100, corrispondente a circa 87 centesimi di euro, a un massimo di 1600 yen, pari a 14 euro.
Tra le risorse messe in campo non mancano le mappe e i video, messi insieme per avere una visione globale dei danni causati dal terremoto e dallo tsunami. Basta spuntare le voci che interessano per visualizzare immagini e informazioni di servizio. Si va dalle indicazioni su come raggiungere i rifugi, alle foto dal satellite, fino alle aree intorno agli impianti nucleari che sono state evacuate.
La pagina di Google si conclude con uno spazio dedicato alle notizie. Ci sono quelle del servizio News, in un riquadro in cui gli aggiornamenti scorrono una alla volta. E ci sono gli aggiornamenti in tempo reale con i messaggi sul Giappone che arrivano da Twitter.

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